
La pelle, o cute, è un tessuto continuo, appartenente all'apparato tegumentario. E' composta da tre strati principali che, dall'esterno verso l'interno, assumono il nome di: epidermide, derma e ipoderma (o strato sottocutaneo).
Il corpo umano ha una superficie compresa tra 1,5 e 2 m2 circa. Considerando uno spessore medio degli strati superficiali di 2-3 mm, il peso totale della pelle è valutabile nell’ordine di 10 Kg. Ciò implica che, dopo la muscolatura scheletrica, la cute è uno dei maggiori organi per estensione e peso (15% del peso corporeo).
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La pelle gode di due proprietà fondamentali e straordinarie: l'autoriparazione (si rigenera in seguito ad una lesione) e l'estensibilità (si adatta perfettamente alle variazioni della dimensione corporea che subentrano nel corso della vita).
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Funzioni della pelle
La pelle assolve a numerose e importantissime funzioni: ci protegge da traumi, radiazioni ultraviolette, microrganismi ed agenti chimici. Impedisce la perdita di liquidi; se ad esempio un’ustione provoca la distruzione di un decimo della superficie cutanea, la perdita di liquidi ed elettroliti può portare a conseguenze mortali. Partecipa al meccanismo della termoregolazione, sfruttando l’intervento delle ghiandole sudoripare e la capacità di regolare il flusso sanguigno, aumentando (vasodilatazione) o rallentando (vasocostrizione) la dispersione del calore.
L’ipoderma, lo strato più profondo della pelle, trattiene tanto più calore quanto maggiore è il suo spessore lipidico; per questo motivo le persone in sovrappeso soffrono maggiormente la calura estiva.
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Coordina la risposta immune contro tumori ed agenti patogeni. La pelle ha proprietà metaboliche, poiché la sintesi della vitamina D avviene proprio a livello cutaneo. La cute rappresenta inoltre un importante riserva lipidica. La pelle ha anche una importantissima funzione sensoriale: con il suo strato più superficiale registra e trasmette stimoli pressori (tattili), dolorifici e termici, mentre con quello più profondo percepisce anche segnali termici e vibratori.
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Com'è formata la pelle
La pelle è formata dai seguenti tre strati: lo strato più superficiale (l’epidermide), lo strato intermedio (il derma) e quello più profondo (il tessuto sottocutaneo o grasso).
L 'epidermide è a sua volta formata da file di cellule; la cellula principale nell'epidermide è il cheratinocita o cellula epiteliale.
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Tra i cheratinociti, nello strato più basso dell'epidermide, sono situati i melanociti, che hanno il compito di produrre melanina pigmento naturale (presente anche nei capelli e in alcune parti dell'occhio) protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari. In condizioni normali i melanociti possono dar luogo ad agglomerati scuri visibili sulla superficie della pelle e noti come nei (nevi è il termine medico).
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I tumori della pelle
I tumori della pelle sono provocati dalla crescita incontrollata dei 2 tipi fondamentali di cellule dell’epidermide:
- le cellule epiteliali o cheratinociti, che danno origine ai carcinomi spinocellulare e basocellulare, costituiscono oltre il 90% di tutti i tumori della pelle. Sono facilmente curabili, molto raramente mortali; sono decisamente più frequenti.
Il carcinoma basocellulare ha infatti una malignità solo locale (cioè non dà luogo a metastasi) mentre il carcinoma spinocellulare può diventare pericoloso solo se trascurato per lungo tempo.
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- i melanociti danno invece origine ai melanomi, che sono dei tumori che possono essere più pericolosi in quanto hanno la capacità di invadere i tessuti circostanti e di diffondere e colonizzare nell’organismo attraverso la circolazione sanguinea e linfatica (metastasi).
Rarissimo prima dell’adolescenza, il melanoma colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 30 ed i 60 anni. Considerato fino a pochi anni fa una forma rara di cancro, oggi è in crescita in tutto il mondo.
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La pelle e il sole
La pelle è esposta alle radiazioni solari tutto l’anno e soprattutto nella stagione estiva. Una piccola percentuale di queste radiazioni viene riflessa dallo strato corneo mentre il resto viene assorbito dalla cute.
La pelle si difende sostanzialmente con due meccanismi: l’iperpigmentazione (abbronzatura) e l’ iperplasia epidermica (ispessimento dello strato superficiale).
Radiazioni con diverse lunghezza d’onda penetrano in modo diverso nella cute: la massima azione dei raggi UVB è limitata all’epidermide mentre gli UVA sono in grado di penetrare nel derma.
I danni che ne derivano sono prevalentemente mutazioni a carico del nucleo dei cheratinociti per quanto riguarda gli UVB e degenerazione delle fibre elastiche del derma per quanto riguarda gli UVA.
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Questi effetti ripetuti nel tempo sono responsabili della fotocarcinogenesi e del fotoinvecchiamento.
Subito dopo l’esposizione al sole si possono inoltre manifestare dei danni acuti come eritemi, ustioni, reazioni fototossiche a farmaci.
I raggi solari hanno anche degli effetti benefici: stimolano la produzione di vitamina D, sono efficaci nel trattamento di alcune malattie dermatologiche (psoriasi, eczema, dermatite atopica, vitiligine) e in molte persone contribuiscono a migliorare il tono dell’umore.
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